GIOVEDI’ 20 APRILE 2023 – SALONE DEL PIANO NOBILE di VILLA CAPRILE
Giuseppe Barbiero è ritenuto tra i massimi esperti di biofilia in Italia. Biologo e direttore del Laboratorio di Ecologia Affettiva all’Università della Valle d’Aosta.
Cosa si intende per biofilia?La “biofilia” è l’“amore per la vita”. È la combinazione di due parole di origine greca: “bio” (vita) e “filia” (amore, affinità). Il concetto di “biofilia” è stato introdotto nel 1964 da Erich Fromm, psicanalista, per indicare l’orientamento psicologico delle persone che amano la vita. Venti anni dopo, nel 1984, Edward Osborne Wilson, biologo, ha esteso questo concetto su un piano evoluzionistico, partendo da una constatazione: gli esseri umani sono attratti da tutto ciò che è vivo. La biofilia è talmente ovvia che a volte dimentichiamo la sua importanza. Amiamo passeggiare nel verde, perché la nostra memoria evoluzionistica ci rammenta che dove c’è verde, c’è vita. E dove c’è vita, c’è acqua e altre risorse per la sopravvivenza. Non a caso l’oasi ideale nel deserto è verde. Rimaniamo affascinati dalle varietà delle forme viventi e, spingendoci all’estremo, studiamo e organizziamo progetti ambiziosi per scoprire se c’è vita in altri pianeti. Nonostante sia così quotidianamente pervasiva, per molto tempo è stato difficile studiare la biofilia. L’amore per la vita è un orientamento psichico complesso, non facilmente misurabile. Occorre definire la biofilia in costrutti più semplici e più facilmente misurabili. Per questo nel 2002 Wilson ha descritto la biofilia come la “tendenza innata a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente”. Attenzione e affiliazione sono costrutti psichici misurabili e possiamo valutare quali effetti il contatto con la Natura può apportare al nostro benessere in termini di rigenerazione dalla fatica mentale e riduzione dello stress.