Storia della scuola

      storia

La storia dell’Istituto Tecnico Agrario “A. Cecchi” è strettamente connessa alle vicende dell’ Accademia Agraria che, sorta a Pesaro nel 1827, volle nella stessa città la creazione di un’istituzione agraria. Nel mese di maggio 1876 si presentò l’occasione di acquistare “la splendida Villa di Caprile che per l’estensione dei fabbricati e per avere annesso un podere, parte in piano e parte in colle, era singolarmente adatto all’impianto della Colonia”.

La Colonia si trasformò in Regia Scuola Pratica d’Agricoltura con Convitto annesso (già esistente dal 1876). Il decreto per la trasformazione data 2 gennaio 1881. Un nuovo regolamento della scuola fu approvato dal Governo il 1896. Con decreto n. 3214 del 30 dicembre 1924 il Governo seguendo la Legge Gentile modificò le disposizioni per la R. Scuola di Agricoltura addivenendo alla Regia Scuola Media Agraria. Il 24 agosto 1924 l’Accademia Agraria vendette alla Provincia la tenuta di Caprile non potendo più sostenere tutte le spese di manutenzione “ad uso Scuola Media agraria”. Nel 1929 a Caprile trovò sistemazione il laboratorio di chimica agraria fino ad allora collocato in altro istituto e nel 1934 la Scuola, divenuta Istituto Tecnico Agrario, fu intitolata ad Antonio Cecchi. Dopo il periodo bellico, la scuola riprese l’opera pionieristica e istituì il primo centro di fecondazione artificiale per bovini. Nel 1947 l’azienda agraria si dotò di un moderno impianto di irrigazione a pioggia. Dagli anni ’60 in poi l’Istituto si rinnova, cambia la popolazione scolastica, l’estrazione sociale dei giovani che lo frequentano, si giunge così all’ammissione prima degli esterni e poi delle donne.

Nell’ anno scolastico. 2007-08 l’introduzione della sezione professionale completa il quadro della formazione tecnica agraria con la figura dell’operatore agro-ambientale per meglio rispondere all’esigenze formative e lavorative del territorio.

LETTURA DEL TERRITORIO

      lettura territorio

Il Distretto di Pesaro, formato dai sette Comuni di Pesaro, Colbordolo, Mombaroccio, Monteciccardo, Montelabbate, Sant’angelo in Lizzola e Tavullia, racchiude 110.00 abitanti, con una densità demografica media di 393 abitanti per chilometro quadrato; la popolazione del Distretto è in aumento, a causa di un’immigrazione che, in tutti e sette i Comuni, supera l’emigrazione.

Il Distretto è caratterizzato da una consistente densità di imprese di piccole e medie dimensioni nel settore industriale e nel settore del turismo. Il tenore di vita della popolazione pesarese è buono; la vita culturale è fervida e numerose sono le iniziative attuate anche con una valenza internazionale: Mostra del Cinema, Rossini Opera Festival, Stagione di Arte Drammatica.

CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE, CULTURALE ED ECONOMICO

      contesto

L’Istituto è unico nel suo genere nell’ambito della provincia di Pesaro – Urbino e anche nelle province limitrofe. Il bacino d’utenza, pertanto, insiste su tutta la provincia e comprende anche le province limitrofe: da Senigallia a Riccione, se si considera la costa; dai territori dei Monti Catria, Nerone, Carpegna e relative vallate fluviali, per l’entroterra. Le realtà economiche delle zone di provenienza degli alunni di questo istituto sono molto diversificate giacché nella fascia costiera prevale un’economia basata essenzialmente sul turismo, mentre nella Valle del Foglia è basata prevalentemente sull’industria e relativo indotto.
La vallata del Metauro si distingue per un’economia prevalentemente agricola indirizzata alle colture industriali ed orticole, mentre nell’entroterra prevale un’agricoltura di tipo tradizionale con un non trascurabile impegno in attività d’allevamento ovino e agrituristico. La popolazione scolastica è quindi molto più eterogenea rispetto al passato, quando più numerosi erano i figli degli agricoltori. Molto spesso l’attività lavorativa riguarda ambedue i genitori: infatti è sensibilmente diminuito il numero delle madri casalinghe, la maggioranza infatti svolge un lavoro fuori casa, per buona parte di tipo impiegatizio. Solo una percentuale minima è occupata in agricoltura. Per quanto concerne la professione dei padri è da rilevare che solo un 5-10 % circa è occupato nel settore agricolo. Gli iscritti provengono da una settantina di Comuni, anche dell’entroterra e delle province limitrofe, perciò da un altrettanto elevato numero di scuole medie, pertanto la costituzione di classi omogenee per la preparazione di base è molto difficile. Ciò richiede una programmazione attenta, a volte quasi individualizzata, soprattutto nel biennio.
Il rapporto scuola-famiglia non risulta facile a causa della distanza della stessa dalla scuola e dal fatto che, come detto, spesso ambedue i genitori lavorano. Per questo motivo il Collegio dei docenti ha riconfermata la scelta della disponibilità dell’ora di ricevimento settimanale per i colloqui individuali con i genitori, e la Scuola offre alle famiglie il Servizio di Convitto e Semiconvitto e si è aperta la possibilità di usufruirne ad un maggior numero di studenti.